Il 2014 ha registrato risultati positivi per il mercato enologico, confermando come il vino continui ad essere un’eccellenza tutta Made in Italy.

Unione Italiana Vini e Ismea l’avevano pronosticato e le previsioni si sono confermate corrette: il 2014 è stato un anno di soddisfazioni positive per il mercato del vino italiano, comunicando un trend positivo a tutti gli operatori del settore e agli imprenditori per quest’anno.

“I dati Agea definitivi relativi alla produzione di vino del 2014 hanno confermato una produzione nazionale complessiva di circa 42 milioni di ettolitri, in linea perfetta con quanto previsto a settembre da Ismea. Oltre alla quantità, poi, è anche la qualità del vino prodotto ad essere fondamentale, e dobbiamo dire che la produzione dell’anno scorso non ci ha certo deluso.” Spiega Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana vini.

In totale sono stati prodotti 44,7 milioni di ettolitri di vino “feccioso”, che si traduco a tutti gli effetti in 42 milioni di ettolitri di vino pulito.

“Le previsioni vendemmiali rappresentano un elemento molto importante per il nostro settore: più queste sono precise e fedeli alla realtà più i viticoltori che hanno investito denaro e risorse nella loro impresa possono affrontare con serenità il mercato, al riparo da speculazioni e frodi, collaborando al meglio con chi si occupa di vendita e commercio e dando vita ad un processo complessivo positivo, in grado di soddisfare sia il mercato che i consumatori.” Continua Domenico Zonin.

E se il mercato del vino in Italia continua a rappresentare un settore d’eccellenza in cui il nostro Paese non teme rivali, è importante sottolineare anche come l’export giochi un ruolo centrale nei conti di fine anno: basti pensare che quasi la metà della produzione enologica italiana è riservata all’estero, con ben 20,4 milioni di ettolitri venduti, confermandoci come l’unica nazione esportatrice che abbia incrementato il proprio export sia per volume che per valore.